Anfrosina Berardi
6 dicembre 1920 S. Marco di Pretura (L'Aquila) - 13 marzo 1933

«Trascorsero così i mesi di 1932 [...] ma per lei tutto si ridusse a un continuo aumento di strazio e di martirio. Ma di pari passo aumentavano anche i suoi misteriosi rapporti con il soprannaturale, specialmente con la Vergine Santissima. Tra la Madre di Dio e la nostra Serva di Dio cominciò a stabilirsi una specie di dolce familiarità che diventava di giorno in giorno sempre più intima, affettuosa e confidenziale. Spesso Anfrosina veniva astratta dai sensi e cadeva in una specie di dolcissima estasi, durante la quale si notavano nei suoi gesti e nei suoi atteggiamenti, dei segni evidenti di colloqui misteriosi con qualche essere che i presenti non vedevano e non udivano, ma che certamente Anfrosina vedeva e udiva [...] e quando usciva da questi stati, con tutta naturalezza e semplicità riferiva che era venuta la Madonna a trovarla e che le aveva detto questo o quello».
(P. Venanzio da Casacanditella, Anfrosina Berardi, giglio purpureo delle vette, Cantagalli, 1978, 149-150)